L’implantologia dentale è una metodica chirurgica che consente la sostituzione, di uno o più elementi dentari persi, con delle “radici artificiali” in titanio che, mediante un processo biologico che prende il nome di osteointegrazione, rende questi impianti solidali all’osso permettendo l’applicazione di una protesi.
Nuove possibilità di trattamento per le edentulie
Dal 1952, anno in cui il Prof. Branemark cominciò a studiare la osteointegrazione, ad oggi l’industria e la ricerca hanno prodotto impianti con morfologie e superfici di rivestimento sempre migliori permettendo ai clinici di ridurre i tempi di attesa per caricare gli impianti con le protesi, passando dai 6-8 mesi dei vecchi protocolli, ai 0-3 mesi per quelli attuali. Al fine di voler dare una funzione immediata al paziente, e nel contempo ridurre al massimo i disagi provocati da un intervento implantare convenzionale, sono state messe a punto delle sistematiche computer assistite che permettono di pianificare il trattamento chirurgico virtualmente e di costruire una protesi (provvisoria o in alcuni casi definitiva) prima ancora di aver inserito gli impianti.
La metodica si compone di tre fasi fondamentali:
* Fase Diagnostica: Il paziente si sottopone ad una Tomografia computerizzata (T.A.C. oppure T.C. cone beam) con una apposita mascherina (“dima radiologica” che simula i denti da sostituire) in maniera da acquisire le immagini delle strutture ossee.
* Fase Progettuale: i dati ottenuti dalla Tomografia Computerizzata vengono elaborati tramite un apposito programma, chiamato Nobel Guide, che permette al dentista di ricostruire l'intero scheletro facciale in un modello tridimensionale. A questo punto è possibile cominciare a simulare sul compiter l’inserzione degli impianti secondo le necessità di riabilitazione del caso clinico in questione, avendo la possibilità di evitare ed evidenziare strutture anatomiche a rischio (come i seni mascellari nel mascellare o il nervo alveolare nella mandibola). I dati ottenuti da questa progettazione sono inviati ad una centrale operativa ubicata in Svezia che, una volta elaborato il file, realizza una mascherina, (“Dima Chirurgica”) con dei fori in corrispondenza delle sedi implantari scelte. Il laboratorio odontotecnico, utilizzando le impronte precedentemente rilevate e la mascherina in questione, realizza una protesi provvisoria che viene inviata in studio, questo significa che il clinico possiede prima ancora di inserire gli impianti già un provvisorio specifico per quel paziente.
* Fase Chirurgico-Protesica: La mascherina viene posizionata in bocca al paziente e, attraverso i fori presenti, si creano gli alloggi per gli impianti, il tutto senza eseguire incisioni e scollare la gengiva. (Tecnica trans-mucosa o Flapless)
Al termine della seduta viene avvitata la protesi e così, in un paio d'ore il paziente inserisce gli impianti e i suoi nuovi denti. La metodica è applicabile sia per la sostituzione di pochi elementi dentari (edentulia parziale) sia nei casi di perdita di tutti gli elementi dentari (edentulia totale).
Ed è proprio in quest’ultima circostanza che risulta particolarmente indicata in quanto si dà al paziente la possibilità di eliminare la vecchia “dentiera” e uscire dallo studio con una dentatura fissa.
Dei clinici e ricercatori portoghesi hanno messo a punto un protocollo, che ormai ha circa 10 anni di studi, che permette di inserire su soli 4 impianti (all-on-four) o 6 (all-on-six) una protesi di 12 elementi dentari anche in presenza di scarse quantità d’osso che, sia nella mascella che nella mandibola, ha dimostrato risultati oscillanti tra il 97 % e il 99% di successo degli impianti e, del 100% della protesi. L’avvento degli interventi computer guidati ha permesso di usufruire di questa ulteriore opzione terapeutica senza dover sottoporre il paziente a sedute lunghe e con un post-operatorio fastidioso, permettendo la risoluzione del caso in tempi brevissimi.
I vantaggi fondamentali di questa tecnica si possono riassumere in:
- Pianificazione della chirurgia nei minimi dettagli prima ancora dell'intervento
- Precisione chirurgica estrema
- Riduzione dei rischi operatori
- Minima invasività operatoria grazie alla “tecnica transmucosa”
- Posizionamento immediato della protesi “Carico Immediato”
- Ottimizzazione dei tempi lavorativi
- Riduzione dei tempi totali del trattamento
Avellino, Benevento, Mirabella Eclano, Grottaminarda, Ariano Irpino, San Giorgi
o del Sannio