Valutazione del successo della terapia con N2 in molari e premolari vitali
Dissertazione di dottorato presso la Facoltà di MEdicina del Rheinisch-Wesfalische Hochschule Aachen (Germania)
Alexandra Steup
Bad Marienberg / Westewald, Germania
Professori J. Rotgans e H. Spiekermann
22 maggio 2001
Nel campo endodontico, il metodo di trattamento endodontico N2 di Sargenti è fonte di controversie, soprattutto a causa del contenuto in paraformaldeide del cemento N2 (circa 50 mg di paraformaldeide in 1g di polvere).
Abbiamo condotto uno studio clinico retrospettivo al fine di verificare l'efficacia della terapia con N2, basandoci sulle cartelle cliniche dei pazienti di uno studio dentistico rurale fondato nel 1969 in Greater Anchen, nel quale studio le terapie canalari furono realizzare in stretto accordo al protocollo di Sargenti (dal dentista proprietario e dai dentisti impiegati nel 1972).
1306 cartelle di pazienti e 1276 Rx di pazienti donne e 1357 radiografie di pazienti maschi di tutti i gruppi di età (<14 anni a 79 anni) sono state analizzate per un totale di 2633 denti, premolari e molari, trattati endodonticamente.
Sono stati considerati solo i trattamenti canalari in denti vitali e con un controllo radiografico post-operatorio ad almeno 2 anni di distanza dalla data di trattamento.
Abbiamo cercato correlazioni tra:
– stato periapicale valutato alla Rx endorale
– sopravvivenza del dente in cavità orale
– l'età dei pazienti ed il genere
– le differenze di outcome tra i diversi dentisti
– la qualità e la durata dell'otturazione canalare o della cura protesica valutate radiograficamente
I risultati derivanti dall'analisi dei dati permettono le seguenti conclusioni:
– non sono evidenti relazioni tra necessità del trattamento endodontico e genere del paziente
– sono evidenti relazioni di successo del trattamento con il genere del paziente per premolari (p<0,018) e per i molari (p<0,029). in favore dei maschi i premolari, e a favore delle donne i molari
– non sono evidenti relazioni tra successo/fallimento endodontico e i differenti dentisti operanti nella struttura
– riguardo ai cambiamenti apicali visibili alle Rx periapicali, la percentuale di fallimento variava dal 4,3% dei premolari al 10,2% per i molari
– il tempo di ritenzione nella cavità orale del dente (come parametro per valutare il successo clinico del trattamento) è stato confrontato con i cambiamenti apicali. C'è una correlazione statistica (p<0,001)
– sebbene la qualità dell'otturazione canalare (adattamento marginale, omogenità, assenza di bolle) non abbia impatto sulla sopravvivenza del dente, esso influenza i parametri del cambiamento apicale radiografico solo nel caso dei premolari (p<0,002)
– il grado di otturazione del canalare radicolare non ha alcuna influenza sulla probabilità di successo del trattamento (inteso come sopavvivenza). Dopo 124 mesi (10.4 anni) la sopravvivenza è del 92%
– fistolizzazione artificiale (trapanazione corticale di aerazione secondo Schroeder) non ha alcuna influenza sui parametri ossei pariapicali radiografici
– i trattamenti restaurativi con perno e corona riducono la quota di fallimento dal 7,9% al 3,3% ed incrementano la ritenzione in cavità orale da 6,6 a 9,4 anni
– estrazioni a causa di reperti radiografici periapicali sono stati necessari solo nel 2,8% dei casi. La necessità di apicectomie (senza otturazioni retrograde) è dell'1,7%
I dati raccolti indicano che la terapia con N2 di Sargenti è un metodo efficace di trattamento endodontico .