I denti possono perdere sostanza dentaria dura, come già abbiamo detto precedentemente, per i seguenti motivi:
– carie
– trauma
– usura meccanica e/o chimica (è il caso ad es. dei bruxisti e dei pazienti con bulimia)
Per sostituire la sostanza dentaria perduta abbiamo due metodi:
– il metodo diretto: con l’applicazione direttamente in bocca di materiali da restauro (amalgama dentario e compositi)
– il metodo indiretto : con l’utilizzo di onlay e corone protesiche (detta comunemente capsula), confezionate in laboratorio dopo aver preso l’impronta del dente e poi incollate sul dente
In questa sede prenderemo in considerazione il metodo diretto con l’utilizzo dei compositi dentari.
I materiali compositi sono dei composti di resina e vetro, con proprietà ottiche simili a quelle del dente, tali da permette di realizzare un odontoiatria biomimetica.
Il materiale composito è molto sensibile all’umidità, perciò va utilizzato con un ottimo isolamento. A questo riguardo, nella maggior parte dei casi di applicazione dei compositi è necessario isolare il dente con la diga di gomma. La diga di gomma è un foglio di gomma ancorato ai denti con degli uncini di metallo, che ha lo scopo di evitare la contaminazione da parte della salive, del sangue e dei fluidi sulculari. Una otturazione deve avere una perfetta aderenza con le pareti del dente. I fluidi impediscono un ottimo adattamento tra il materiale da otturazione e le pareti dentarie: ciò facilita l’attività cariosa.
Otturazione di un molare con materiale composito
Ecco le foto dei vari passaggi clinici necessari ad otturare un molare con materiale composito.
Caso n.1
Il paziente presenta il primo molare inferiore, già otturato in amalgama d’argento, con una nuovo processo carioso.
Applicazione della diga di gomma, per isolare il dente dalla saliva e dall’umidità della bocca
Caso n.2
Il paziente presenta un grosso processo carioso del molare inferiore.
La carie viene pulita ed il dente viene isolato con la diga di gomma, in modo da avere un campo pulito dalla saliva e dalla umidità della bocca
Caso 3