La tecnica degli impianti zigomatici viene impiegata nei casi in cui il mascellare superiore presenta una atrofia ossea marcata, che non consente il posizionamento di impianti in maniera tradizionale. E’ una tecnica messa a punto in Svezia negli anni ’80 e attualmente utilizzata da diversi centri. La tecnica fu inizialmente utilizzata per l’applicazione dei denti superiori nei pazienti che avevano subito l’asportazione del mascellare superiore a causa di patologie oncologiche.
Quando c’è scarso osso all’arcata superiore per l’inserimento di impianti, sono percorribili due strade:
– l’innesto di osso: cioè l’osso viene prelevato da altre parti del corpo (anca, calvaria, ecc.) e poi inserito lì dove manca nel mascellare superiore
oppure
– l’inserimento di impianti in osso diverso dal mascellarre (impianti zigomatici e impianti della base cranica)
La tecnica degli innesti ossei presenta una serie di svantaggi, quali la complessità dell’intervento chirurgico, l’impossibilità di fare il carico immediato (per avere i denti il paziente deve aspettare 8-12 mesi), e una percentuale di fallimento compresa tra il 10 ed il 30%.
Gli impianti zigomatici sfruttano la buona qualità e quantità delle ossa dello zigomo, per poter supportare i denti dell’arcata superiore.
I vantaggi di questa tecnica sono:
– riabilitare in modo fisso l’arcata superiore con scarso osso
– riabilitare l’arcata superiore con carico immediato. Ciò significa che in 24-48 ore il paziente ha i denti fissi con cui masticare e sorridere.
– permettere di evitare le procedure di innesto osseo e quindi una chirurgia più complessa
Qui sotto un esempio di impianto zigomatico della Nobel Biocare
Di seguito un caso clinico condotto con tale tecnica.
Il nostro studio, grazie alla collaborazione con l’instituto Davò di Alicante, diretto dal dott. Rubén Davò, è stato uno dei primi in Italia ad effetuare riabilitazioni dell’arcata superiore interamente su impianti zigomatici (quad zygoma).
Il dott. Rubén Davò è uno dei maggiori esperti al mondo sulla tecnica degli impianti zigomatici.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al seguente link