Implantologia Computer Guidata

 

 

Implantologia Computer Assistita 


L’implantologia guidata dal computer rappresenta oggi una nuova frontiera in campo dentistico che ha rivoluzionato il trattamento implantare. Essa ha permesso una minore invasività delle procedure chirurgiche ed un maggiore comfort per il paziente. Il nostro studio è stato tra i primi in Italia ad applicare queste metodiche, avendo avuto il dott. Pasquale la fortuna di incontrare già agli inizi degli anni 2000 i maggiori sviluppatori di questa metodica: il prof. Ericsson a Goteborg ed il dott. Paolo Malo a Lisbona.
Uno dei vantaggi principali di questa metodica è che esendo tutto programmato prima dell'intervento chirurgico, la protesi è costruita prima dell'intervento, così da poter essere applicata nelle ore successive alla chirurgia di posizionamento degli impianti, consentendo il cosiddetto carico immediato.

Dottor Pasquale, si può parlare di una importante svolta per l'implantologia?
«Direi assolutamente di sì. Quasi sempre la mancanza dei denti, unita all’utilizzo di protesi mobili e all’età avanzata, determinano l'atrofia delle ossa mascellari. Ciò rende difficile o impossibile realizzare i trattamenti implantoprotesici classici. L’implantologia guidata dal computer riesce, invece, a dare risposte anche in casi estremi, o in pazienti affetti da gravi parodontopatie, in quanto riesce a sfruttare anche i più minimi residui di osso.
Considerando l’affidabilità e la precisione della tecnica, una nuova tendenza vede nel piano di trattamento l'impiego di un ridotto numero di impianti per ogni arcata: in genere 4 per l'inferiore e 4-6 per il mascellare superiore (Tecnica All On Four).».
 
L'utilizzo di questa metodica riduce il margine d'errore e aiuta anche chi ha paura del dentista?
Numerosi casi clinici da me trattati negli ultimi dieci anni con l’implantologia guidata dal computer mostrano una percentuale di successo degli impianti e delle protesi prossima al 100%. Questo metodo offre enormi possibilità di successo e una minima invasività chirurgica.
L'esame attento delle informazioni volumetriche provenienti dalla Tomografia Computerizzata e le opportunità offerte dal software di ricostruzione ossea NobelClinician , aumentano le opportunità di sfruttare anche volumi di osso basale molto ridotti, offrendo in tal modo al paziente la possibilità, altrimenti negata, di ricevere protesi fisse a funzione immediata. La Computer Guided Dentistry rappresenta senza dubbio, rispetto ai complessi ed invasivi interventi di ricostruzione ossea, una metodica più semplice e predicibile, valida anche in caso di severe atrofie dei mascellari.
La pianificazione virtuale è utilissima soprattutto nei pazienti con scarissimo osso all'arcata superiore che necessitano di trattamenti implantari avanzati, quali l'inserimento di impianti zigomatici (andare nella sezione linkata per approfondimenti sugli impianti zigomatici).
Questa metodica, associata alla sedazione cosciente, rappresenta un ausilio straordinario per abbassare le tensioni, ridurre la soglia del dolore e indurre uno stato di profondo e duraturo di benessere anche nei pazienti fobici».
 
Come avviene la procedura e come si deve preparare un paziente?
«La maggior parte del lavoro viene fatto fuori della bocca del paziente, in sua assenza. Per questo motivo riesco a trattare pazienti riferiti da colleghi lontani o che provengono da fuori regione senza difficoltà. Nel corso della prima visita effettuiamo la preparazione del paziente e viene illustrata la metodica.
Il paziente effettuerà presso il nostro studio una esame radiologico tridimensionale chiamato Tomografia Computerizzata Cone Beam, che è una evoluzione della classica TAC. Con i dati generati dalla Tomografia Computerizzata si effettua sul computer, tramite il software Nobel Clinician, la ricostruzione tridimensionale virtuale della ossa mascellari del paziente in esame. Su questa modello virtuale del paziente, eseguo la pianificazione dle caso simulando la posizione ideale degli impianti: cioè eseguo un vero e proprio intervento implantologico virtuale. 
Il risultato virtuale e la pianificazione possono essere preventivamente mostrate al paziente attraverso il computer.
Il posizionamento virtuale degli impianti verrà registrato e trasmesso in un file in Svezia, dove un robot per mezzo di un processo stereolitografico (prototipazione rapida), realizzerà una guida chirurgica in resina (dima), provvista di boccole di acciaio per direzionare le frese e gli impianti secondo quando stabilito dalla pianificazione virtuale.
 
 
Questa metodologia riduce di molto i tempi di trattamento?
«I tempi di trattamento sono ridotti drasticamente. Basti pensare che per inserire 4-6 impianti in un'arcata completamente senza denti, occorre una seduta di circa mezz'ora. Poi occorre circa un'ora per  montare la protesi fissa, dandogli la possibilità al paziente di masticare e sorridere immediatamente.
In passato erano necessari dai 3 ai 6 mesi per poter raggiungere questi risultati. In pratica si può dire che con l’implantologia computer guidata, i portatori di protesi totale o parziale mobile possono dare “un calcio” alla dentiera in un sol colpo».
 
È una metodologia utilizzabile per qualunque paziente?
«Poiché l’implantologia guidata dal computer, o Computer Guided Implantology C.G.I., consente degli interventi minimamente invasivi, è particolarmente indicata per i pazienti normalmente considerati a rischio di insuccesso. Consente quindi di allargare il numero e di offrire la riabilitazione implanto-protesica fissa anche a quei pazienti che con le metodiche tradizionali non possono permetterselo.
Utilissimo è nei pazienti che assumono farmaci anticoagulanti (aspirina, dicumarolici, ecc.), in quanto tale tecnica permette di non fare incisioni e quindi di evitare quasi completamete il saguinamento.
L’unico limite reale all’applicazione di questa metodica è una ridotta apertura patologica della bocca o un’angusta dimensione della rima labiale.
Si tratta, quindi, di una metodologia che consente di operare in grande sicurezza e con precisione sub millimetrica accurata,  azzerando i tempi di trattamento e quindi adatta e consigliabile a tutti».
 
 
Dott. Pasquale può mostrarci delle immagini? 
Ecco una sequenza di lavoro per una riabilitazione con chirurgia guidata di una bocca completamente senza denti.
 
Foto dell'arcata superiore senza denti

Foto dell'arcata inferiore senza denti

In laboratorio, sulle impronte delle arcate del paziente, vengono preparate le dime radiologiche. Sono delle guide in resina che replicano la forma dei denti e che il paziente indosserà per fare la Tomografia Computerizzata Cone Beam (CBCT), overossia l'evoluzione della tradizionale TAC.


Il paziente indossa le dime radiologiche prima di fare la Tomografia Computerizzata Cone Beam.


Di seguito il risultato della Tomografia Computerizzata Cone Beam con ricostruzione tridimensionale del massiccio facciale del paziente su cui pianificare la posizione degli impianti. Una volta eseguita la pianificazione, il progetto viene inviato elettronicamente in Svezia, al Nobel Centre, dove un robot stereolitografico fabbricherà una mascherina chirurgica in resina da utilizzare nella bocca del paziente per posizionare gli impianti, senza necessità di incidere la gengiva ed esporre l'osso, come si fa nell'implantologia tradizionale.

Ecco le guide come arrivano dalla Svezia. Hanno delle aperture metalliche in corrispondenza delle zona in cui verranno eseguiti i fori ossei per posizionare gli impianti. Le boccole metalliche guidano le frese nella direzione della posizione degli impianti pianificata sul software.

Di seguito le mascherine chirurgiche nella bocca del paziente durante l'esecuzione del posizionamento implantare.

Ecco gli impianti posizionati, senza ferite, in quanto non c'è stata necessità di eseguire incisioni e di esporre l'osso, come nella implantologia tradizionale.

Immagine della protesi superiore che verrà avvitata in bocca agli impianti con delle viti di serraggio

La foto della protesi inserita in bocca.